SESSOCORPOREO-ASI


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La funzione eccitatoria

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LO

SVILUPPO

DELLA

FUNZIONE ECCITATORIA

(Giugno 2005)


Di:

Giorgio Bavastro
Virna Bertoni

INDICE

1 - Introduzione
2 - Il Modello Sessocorporeo
3 - L'eccitazione Sessuale
4 - La Funzione Eccitatoria
5 - I Modi Eccitatori
6 - Le Abilità Corporee
7 - Desiderio Sessuale e Desiderio Sessuale Coitale
8 - Caso Clinico


1 -INTRODUZIONE

Quando parliamo di Modello Sessocorporeo intendiamo che il nostro oggetto di approfondimento è la sessualità e come la viviamo in tutti gli aspetti concreti, reali della nostra vita. Per vivere bene la nostra sessualità dovremo far interagire aspetti diversi: quello fisiologico, ovvero l'eccitazione sessuale maschile e femminile, integrandolo con quello intrapsichico, ovvero il piacere sessuale, le abilità personali e relazionali, il tutto supportato da una ideologia che permetta una libera espressività sessuale.

2 -IL MODELLO SESSOCORPOREO

Il Modello Sessocorporeo si basa su un modello di salute, ovvero di funzionalità sessuale.
Cerchiamo quindi di capire come funziona la nostra sessualità inquadrandola come interazione di tre diverse componenti, al centro delle quali c'è il corpo nei suoi aspetti fisiologici e intrapsichici:
· Bioormonale che riguarda le dimensioni genetiche, biologiche, ormonali e neurologiche;
· Fisiologico ossia la funzione eccitatoria;
· Intrapsichico che fa riferimento alle conoscenze, ideologie e alle abilità erotologiche di base e integrate.
Si può agire indifferentemente sia sul corpo fisiologico che su quello intrapsichico, l'uno influenza l'altro attraverso un effetto che chiameremo "
specchio".
Si può schematizzare quanto detto in questo modo:








Il corpo è al centro del sistema e si può accedervi attraverso tre componenti. Agendo su una qualsiasi di esse si avranno riflessi anche sulle altre.
Questo approccio è quindi interattivo e integrativo.
Integrativo in quanto integra gli apporti di discipline diverse che studiano la sessualità.
Interattivo perché nulla succede sul piano ormonale senza che abbia ripercussioni sul corpo intrapsichico e fisiologico e questo vale per ogni area di programmazione.
Le tecniche usate in questo tipo di modello si rivolgono direttamente alla sessualità e al suo miglioramento e conducono il paziente a diventare consapevole dei suoi punti di forza e dei suoi limiti, nonché a prendersi la responsabilità della propria sessualità. Questo significa non solo ampliare il campo della propria coscienza rispetto a ciò che succede nel corpo e alla percezione di sé, ma anche apprendere quegli strumenti che solo l'individuo può mettere in atto per rendere possibili i cambiamenti.

3 -L'ECCITAZIONE SESSUALE

Prendiamo in considerazione gli strumenti che permettono di sviluppare l'eccitazione sessuale..
L'eccitazione sessuale comincia da un riflesso strettamente legato al nostro
Sistema Neurovegetativo Autonomo e involontario. Ciò significa che, in quanto riflesso, non può essere comandato dalla volontà, non siamo liberi di esercitarlo a nostro piacimento. Non va considerato come qualcosa di magico, ma di tipicamente fisiologico, correlato a una zona del nostro cervello, che determina, ad esempio nell'uomo, un afflusso del sangue nel pene (vasocongestione) che causa l'erezione.
Ma vedremo anche come esistano degli strumenti, accessibili a tutti, che possano favorire il manifestarsi del
riflesso eccitatorio. Questi strumenti sono le leggi del corpo.
Quando si fa una valutazione sessuologica occorre focalizzare l'attenzione sul modo eccitatorio, ossia sulle abilità attraverso le quali facciamo salire la nostra curva eccitatoria fino al punto di non ritorno.
La nostra salute sessuale inizia quindi dalla funzione eccitatoria.



4 -LA FUNZIONE ECCITATORIA

I
modi eccitatori hanno un percorso evolutivo che inizia molto presto nello sviluppo individuale, in quanto il riflesso eccitatorio è presente fin dalla vita intrauterina. Infatti la prima erezione può apparire già al sesto mese di gravidanza.
La componente eccitatoria è la prima a svilupparsi nel processo di sessualizzazione. Comincia con il manifestarsi dei riflessi di vasocongestione e e si manifesta durante le fasi dello sviluppo motorio, senso-motorio e psico-motorio del bambino.
La sua evoluzione passa attraverso le leggi del corpo che riguardano: ritmo (veloce - lento), intensità muscolare (ipo - iper - tonicità) e spazio/movimento (apertura - chiusura).
All'età di sei mesi circa, cominciano ad apparire i primi apprendimenti e le prime appropriazioni. Attraverso i giochi il bambino sperimenta i primi coordinamenti sensomotori, come pure le prime curve di eccitazione genitale. Si manifesta la capacità di giocare sui ritmi, le tensioni muscolari e lo spazio corporeo (respirazione, movimento, postura). Ciò conduce alla capacità di aumentare, trattenere, scaricare una tensione. Da questi apprendimenti dipenderanno la capacità di vivere e gestire le tensioni sessuali e non.
Le prime tensioni sessuali, che chiamiamo scariche sensoriali, si riferiscono al momento in cui il bambino imita i movimenti degli adulti per integrare le nozioni di ritmo, movimento e tensione muscolare. In certi bambini queste abilità sono molto deboli, sono i cosiddetti "bravi bambini" caratterizzati da uno stato d'inerzia. Si muovono poco, stanno spesso seduti e quando si arrabbiano rimangono nell'ipotonia. Esistono dei mezzi concreti che i genitori possono usare per aiutarli a sviluppare il riflesso eccitatorio, ad esempio cullarli più spesso, proporre giochi che consentano loro di recuperare i loro ritmi in sicurezza. Vedremo allora apparire segni di gioia, sorrisi, eccitazione. I bambini che sono stati supportati dai genitori nel loro sviluppo sessuale, arriveranno facilmente ad eccitarsi anche prima di un anno
Il bambino a circa 5/6 anni comincia a giocare dei ruoli, ad avere un sentimento di appartenenza, che sviluppa imitando il genitore dello stesso sesso o confrontandosi con altri maschietti. Si rinforza vedendo che, mediante l'esplorazione, sono fatti allo stesso modo. Il bambino, partendo dal proprio sentimento di appartenenza, sarà spinto ad interessarsi alla differenza nel momento in cui avrà modo di confrontarsi nei giochi con delle bambine.
Questo significa che il bambino comincia ad integrare delle immagini alla funzione psicomotoria sessuale. Quindi vediamo apparire una dimensione simbolica accompagnata da reazioni di piacere e anche di eccitazione sessuale, che porta il bambino ad esplorarsi, a giocare con il proprio sesso. E' inoltre importante che non ci siano censure da parte dei genitori, in quanto lo sperimentarsi nei giochi permette di ampliare il loro modo di eccitarsi e quindi la loro sessualità. Spesso i genitori, quando vedono i bambini che giocano con se stessi o con altri bambini, reagiscono negativamente e non accompagnano lo sviluppo sessuale dei loro figli.
Già
Charcot, sosteneva la correlazione tra le nevrosi e un'energia sessuale insoddisfatta. Successivamente Reich giungeva alla conclusione che "La gravità di qualsiasi turba psichica è in rapporto diretto con la gravità della turba genitale".
I genitori in genere favoriscono maggiormente uno sviluppo del sentimento amoroso e del rapporto di coppia piuttosto che della sessualità personale.
I bambini che riescono a sperimentarsi, nonostante i divieti, sono quelli che riusciranno a sviluppare la propria sessualità anche attraverso la masturbazione.
Quando si arriva alla pubertà i segnali di mascolinità e femminilità si rinforzano. Per questo è importante educare gli adolescenti a riconoscerli nel proprio corpo. Solo così vengono percepiti e quindi resi consapevoli e codificati.
Vediamo quindi che il comportamento sessuale, come ogni altro comportamento si può apprendere attraverso i feedback che arrivano dall'ambiente esterno e dalle esperienze personali.
Questo riporta ai concetti di accomodamento e assimilazione introdotti da
Piaget vale a dire "quei processi attraverso i quali si amplia il campo di coscienza, si creano nuove connessioni neuronali a livello del neoencefalo e si producono dei cambiamenti comportamentali che vengono acquisiti con la sperimentazione". (Petter, p. 24)
Così come per lo sviluppo dell'intelligenza, anche per quello sessuale sono necessari la sperimentazione e la consapevolezza
Anche
Lowen nel suo libro "Amore e orgasmo" parlando della sessualità maschile e femminile si rifà al concetto di apprendimento. Egli sostiene infatti che nella fase pre-genitale ci sia un'integrazione di movimenti e sensazioni corporee in un'attività coordinata, diretta a scopi precisi che vengono portati nella genitalità quando il bambino prende coscienza della sua regione genitale e del piacere che può derivarne attraverso la masturbazione. L'attività masturbatoria in questo periodo non ha il significato di eccitazione e di sfogo degli adulti, ma è una sensazione piacevole di tutto il corpo. Il bambino si tocca il pene, ma non cerca di manipolarlo fino all'acme. Per la bambina l'attività masturbatoria non è diretta al clitoride ma a tutta l'area genitale. Difficilmente esplorerà il suo interno e svilupperà la sua sensibilità e eccitabilità interna.
Compito dei genitori in questo periodo è di dare al bambino tutti i nutrimenti narcisistici a confermare la sua seduttività e la sua piacevolezza. Cibo, sicurezza, affetto, cure e contatto corporeo consentono al bambino di scoprire il proprio corpo nella percezione sensoriale e nella coordinazione dei movimenti. Nella seconda fase dello sviluppo sessuale descritta da
Lowen, detta "latenza" c'è lo spostamento degli interessi sulla forza e la fiducia nelle proprie capacità. Nel periodo genitale lo sviluppo ormonale, il primato dei genitali, l'impulso genitale acquistano un'urgenza che viene sperimentata come "una forza che tende ad esprimersi all'esterno nella erezione". (Lowen)
Il piacere sessuale passa per una percezione ed è legato allo sviluppo sessuale.
Ma quando parliamo di sviluppo sessuale intendiamo sviluppo genitale. Ed è collegato all'area limbica, l'area del Sistema Nervoso Autonomo, che non è sotto il nostro diretto controllo.
"Le ricerche sulle basi anatomiche e fisiologiche delle manifestazioni emotive hanno realizzato progressi notevoli da quando
Paul McLean (1952) ha proposto che l'amigdala, l'ippocampo, l'area del setto e varie regioni della corteccia encefalica riunite tutte sotto il concetto unitario di Sistema Limbico, svolgono un ruolo centrale nella regolazione degli affetti. La stimolazione sperimentale di determinati gruppi di cellule in questo sistema può suscitare rabbia, ansia, gioia ed eccitazione sessuale. Le strutture limbiche sono specifici punti nodali di collegamento per quasi tutti i sistemi che liberano neurotrasmettitori. Questi messaggeri chimici, che trasmettono segnali da un neurone al successivo, sono in rapporto con determinati affetti. Così il sistema della noradrenalina svolge un ruolo decisivo nella regolazione delle risposte comportamentali, quello della serotonina negli stati d'animo di depressione, quello della dopamina negli stati di ansia e quello delle endorfine negli stati emotivi di gioia e di piacere (Ciompi 1993; Esposito & Liguori 1996; Oliverio & Castellano 1996). " (Aldo Rossi - L'evoluzione delle manifestazioni emotive. Il sistema limbico _ 1997/98)
Tutte queste conoscenze ci spiegano che dobbiamo guardare allo sviluppo sessuale come ad un sistema complesso, risultante dall'interazione di componenti psicologiche (personali, relazionali) e fisiologiche (ormonali, neuronali).

5 -I MODI ECCITATORI


A questo punto ci possiamo addentrare più approfonditamente nella descrizione dei modi eccitatori, ovvero i modi che distinguono i vari tipi di eccitazione sessuale e come vengono utilizzati per raggiungere una scarica orgastica. Osservando come vengono utilizzate le leggi del corpo si potrà determinare quale modalità viene messa in atto.
Il modo che si instaura per primo nella vita è il
Modo Arcaico.
E' molto più frequente nelle donne che negli uomini. L'eccitazione passa quasi esclusivamente dal sentito interno, che deriva dalla stimolazione, attraverso forti pressioni, dei recettori profondi posti sulla muscolatura della zona genitale esterna. Le donne che vivono in questa modalità difficilmente riescono a trarre piacere dalla penetrazione.
In generale queste persone utilizzano intensità muscolari estreme, uno spazio del corpo molto ridotto perché devono giocare con i muscoli interni, quindi manterranno le gambe un po' strette o qualche oggetto tra le cosce. La respirazione sarà spesso bloccata per forzare l'eccitazione. Dal momento che i recettori interni sui muscoli sono meno concentrati rispetto a quelli superficiali, il ritmo dovrà diventare rapido per poter arrivare alla scarica. Nelle donne l'eccitazione viene aumentata attraverso i movimenti molto forzati dei glutei e delle cosce. Il piacere sessuale è legato alla scarica orgastica che porta ad una distensione muscolare.
Spesso le donne in questa modalità eccitatoria non erotizzano la sensorialità esterna e se toccate, sentono il contatto come qualcosa di fastidioso perché i loro punti di riferimento sono unicamente profondi e ciò offre loro poca possibilità di stare bene nell'interazione sessuale.

  • Questa modalità eccitatoria arcaica o arcaico meccanica porta nell'uomo: difficoltà di erezione
  • aneiaculazione
  • deficit erettivi durante il coito.


Nella donna:

  • anorgasmia totale o anorgasmia coitale,

cioè l'incapacità di raggiungere il punto di non ritorno e quindi la scarica orgastica con la penetrazione. Con il tempo questi disturbi evolvono in un calo del desiderio sessuale.

Una modalità più evoluta rispetto alla precedente, usata da molti uomini e donne, è la
Modalità Meccanica.
La caratteristica fondamentale che la differenzia dalla modalità arcaica è l'introduzione del movimento e un minor uso delle pressioni. In questo caso si può diventare eccitati a partire da un movimento rapido e meccanico su una sola parte del corpo, l'eccitazione cresce velocemente e ci si concentra sulla sensazione e sulla zona toccata. In questo modo eccitatorio il corpo tende maggiormente a ridursi e a diventare rigido per non perdere la sensazione. La respirazione toracica è bloccata.
Consideriamo questa modalità ad esempio nella masturbazione. Nell'uomo si tratta di un modo di manipolazione del pene rapido che arriva fino ad una velocità meccanica e con l'aumentare dell'eccitazione la persona tende ad aumentare la velocità.
Nel modo meccanico i ricettori più attivati sono quelli superficiali e, a livello della percezione, l'attenzione è concentrata sulla zona che è toccata.
Nel caso delle donne quando si eccitano per lo sfregamento del clitoride con una velocità meccanica, tutta l'attenzione va a concentrarsi nella zona clitoridea e vulvare con movimenti assai rapidi, mentre all'interno del ventre, si ha una fibrillazione della vagina: l'utero comincia a muoversi e sono interessati i muscoli tra la vagina e l'utero, quelli tra le cosce e tra i glutei. Nella modalità meccanica la donna non è capace di percepire tutto ciò, perché l'attenzione è tutta concentrata sulla stimolazione clitoridea. sulle sensazioni esterne, anche se c'è una tempesta all'interno non è lì che c'è l'attenzione quindi non viene avvertita.
Una donna con questo tipo di eccitazione non sentirà il desiderio di essere penetrata perché non ha punti di riferimento all'interno della sua vagina. La stimolazione a cui è abituata coinvolge i recettori superficiali e questo non favorisce le percezioni interne legate alla vagina. Infatti la vagina è formata da due strati, uno superficiale, le mucose vaginali, e uno più profondo situato nei ricettori dei muscoli interni.
Il clitoride e le piccole labbra sono pieni di ricettori sensoriali superficiali. Con carezze e sfioramenti, queste zone sono molto eccitabili, mentre la vagina è molto povera di ricettori superficiali. Lo sfregamento del clitoride e della vulva può far salire rapidamente l'eccitazione sessuale, mentre la vagina è povera di terminazioni nervose che reagiscano agli sfregamenti. Poiché pochissime donne ne sono a conoscenza, chiedono al compagno di aumentare gli sfregamenti e la velocità, nella convinzione che ciò generi sensazioni simili a quelle del clitoride, senza rendersi conto che sono alla ricerca di una eccitazione illusoria.
Un uomo che si colloca in una modalità meccanica, tenderà a riprodurre, al momento della penetrazione, la stimolazione che è abituato ad ottenere con la sua mano durante la masturbazione ed avrà difficoltà a gestire la sua eiaculazione: a)la schiena sarà bloccata e poco mobile a causa della tensione provocata dall'eccitazione, b) farà un movimento di va e vieni con il suo pene nella vagina, per ricreare il suo modo manuale di toccarsi, c) le tensioni dei muscoli dei glutei e del perineo faranno salire l'eccitazione sessuale rapidamente fino al punto di non ritorno.
Una fermata a questo punto dello sviluppo del processo di sessualizzazione comporta per l'uomo un disturbo nella gestione della propria eccitazione ed eiaculazione (eiaculazione precoce, rapida) per la donna difficoltà a raggiungere l'orgasmo.

Il modo
Arcaico meccanico è un misto di eccitazione arcaica e meccanica e si trova frequentemente nella valutazione sessuologica.
La stimolazione avviene con sfregamenti e pressioni forti sulla zona genitale stimolando così sia i ricettori superficiale sia i ricettori profondi. I movimenti sono veloci e continui con una tendenza e entrare nell'ipertonia, la respirazione è breve e tende a bloccarsi. Questa modalità permette di far crescere l'eccitazione sessuale e di raggiungere la scarica orgastica. Le difficoltà che incontra chi appartiene a questa modalità sono simili a quelle già viste per le due modalità precedenti.

Il modo
Corrente Continua si ritrova più frequentemente nelle donne con la stimolazione dei ricettori profondi e superficiali, soprattutto sul clitoride per mezzo di vibratori o di un getto della doccia. Anche gli uomini possono usare questa modalità, con la stimolazione del glande.
In questo caso i ritmi sono estremamente rapidi con la tendenza a l'ipertonia e a una respirazione breve e bloccata. Sebbene permetta di raggiungere la scarica orgastica, tuttavia il piacere sessuale è scarso, la rigidità muscolare è grande e crea una dipendenza dagli oggetti. Nel rapporto coitale ci sono difficoltà a far crescere l'eccitazione e quindi a raggiungere l'orgasmo.
Nel momento in cui si introducono nel corpo sia il movimento che il ritmo (lento - veloce), si producono delle modificazioni importanti, che ci portano alla salute sessuale. Infatti il rallentamento del ritmo (lentezza) produce una maggiore coscienza delle sensazioni interne e di come possiamo modularle, inoltre aiuta a non entrare nella rigidità bensì nella tonicità. Già Reich parla di lentezza nel rapporto sessuale necessaria ad una piena soddisfazione: "In seguito ai movimenti lenti l'eccitazione si concentra sul glande dell'uomo e sulla parte posteriore della mucosa vaginale della donna. Si concentra sugli organi genitali e causa una irradiazione di eccitazione dai genitali ad altre parti del corpo. Con la continuazione dei movimenti l'eccitazione comincia a diffondersi sempre di più in tutto il corpo e causa tachicardia ed espirazioni profonde. Si attivano contrazioni involontarie ad ondate della muscolatura dei genitali. Tutto questo determina delle contrazioni spasmodiche che affrettano l'eiaculazione. Nelle donne si produce a questo punto una contrazione della muscolatura liscia della vagina." (
Reich. , Teoria dell'orgasmo, 1948)
La donna prende coscienza del basso ventre, dei glutei, delle cosce arrivando a percepire che è lubrificata e che ha tensioni muscolari molto forti. Se si introduce il movimento di tutto il corpo nell'eccitazione, non è più possibile essere rigidi, e questo da la possibilità di imparare a diffondere l'eccitazione. In questo caso siamo entrati nella Modalità Ondulatoria e/o ad Onda.

Il
Modo Ondulatorio appare con l'acquisizione della fluidità, ossia la capacità di muoversi nell'eccitazione. Grazie al movimento del bacino, spalle, testa, l'eccitazione comincerà a circolare in tutto il corpo, che si muoverà come un'onda.
Una caratteristica di questo modo eccitatorio è la voluttà sessuale, ossia la capacità di modulare l'eccitazione sessuale facendola salire/scendere e di vivere uno stato emozionale di godimento all'interno della nostra curva di eccitazione fisiologica,.
Il suo limite riguarda la salita dell'eccitazione, che non sempre è sufficiente per raggiungere la scarica orgastica, nonostante la persona possa entrare in una forte eccitazione e in una intensa piacevolezza.

Nel
Modo Eccitatorio ad Onda, ciò che cambia principalmente sono i movimenti, che si alternano come onde successive lungo l'asse del corpo, portando attraverso la doppia bascula all'abbandono genitale ed emozionale.
La
Modalità ad Onda consente lo sviluppo del desiderio sessuale coitale nella donna: desiderio che implica la penetrazione fallo-vaginale per soddisfare un bisogno genitale. Questo si differenzia dal desiderio sessuale che coinvolge esso pure la penetrazione, ma per soddisfare dei bisogni amorosi di fusione e di maternità.
Nell'uomo, la modalità ad onda consente di rinforzare le basi corporee legate alla penetrazione.
Come dicevamo all'inizio il concetto di salute sessuale si riferisce alla capacità di diffondere l'eccitazione, di canalizzarla, di farla aumentare nell'insieme del corpo. In caso contrario il nostro corpo tenderà ad essere in stato di ipertonia, rendendo impossibile la diffusione dell'eccitazione, anche qualora fosse molto intensa.
Per ottenere ciò bisogna mantenere una tensione che va via via rafforzandosi come se si salisse un pendio e si volesse arrivare in cima. Non tutti sono capaci di mantenere la loro tensione, alcuni iniziano ma poi rilasciano. La salita verso l'orgasmo è un pendio che bisogna percorrere e lo si può fare in maniera confortevole, usando le leggi del corpo, in una modalità ondulatoria. Se si vuole arrivare in cima non bisogna rilasciare , ma aumentare il tono e il ritmo, perché nella realtà ciò crea un aumento dell'eccitazione.

6 -LE ABILITA' CORPOREE

A questo proposito introduciamo il concetto teorico e pratico della
Doppia Bascula: la bascula della parte alta del corpo, che aiuta a canalizzare le proprie emozioni, e la bascula della parte bassa del corpo, che aiuta a canalizzare le proprie sensazioni sessuali genitali.
Si instaura molto presto nella vita, ma spesso si perde durante la crescita, in quanto gran parte delle persone, come ci insegna la nostra esperienza clinica, sviluppa dei modi eccitatori meccanici.
E' attraverso un'abilità corporea specifica, la
fluidità, che possiamo risvegliare la nostra memoria corporea, affinché possa riapparire in modo quasi automatico.
La fluidità è la capacità di sviluppare e diffondere l'eccitazione nel nostro corpo.
Per comprendere questo concetto, dobbiamo tenere presente che nel corpo ci sono dei recettori superficiali che interessano l'epidermide e dei recettori profondi che passano attraverso la muscolatura.
Attivando la doppia bascula, si dà impulso ai recettori profondi che diffonderanno l'eccitazione nell'insieme del corpo.
Nella fase sessuale di scarica, in un orgasmo sano, "c'è un mutamento qualitativo delle sensazioni di piacere, invece di essere concentrati sulla superficie cutanea e dirigersi verso i genitali, esse invadono i tessuti profondi … dove ciò non sia possibile, la scarica sarà un fenomeno più localizzato, limitato ai genitali e alla muscolatura superficiale e senza coinvolgimento di tutto il corpo." (
Boadella - Liss - La psicoterapia del corpo - 1986)
Per raggiungere la fluidità, occorre quindi una convergenza della doppia bascula, dell'arco riflesso, dell'integrazione posturale e della centratura.
Nelle relazioni sessuali fra uomo e donna c'è un legame tra il movimento coitale e il modo col quale mi eccito.

7 -DESIDERIO SESSUALE E DESIDERIO SESSUALE COITALE

L'esperienza clinica ci mostra che in almeno un problema su tre , il modo eccitatorio è la prima causa. Molto spesso la causa dei problemi eccitatori e sessuali risiede in una mancanza di desiderio sessuale coitale.
Bisogna distinguere tra desiderio sessuale coitale e desiderio sessuale.
Il
desiderio sessuale è il desiderio di avere un orgasmo.
Se un uomo e una donna a prevalenza clitoridea, nel rapporto sessuale hanno l'obiettivo di avere un buon orgasmo, significa che entrambi hanno un desiderio sessuale, ma non un desiderio sessuale coitale. Il desiderio sessuale non implica necessariamente un desiderio sessuale coitale.
Il
desiderio sessuale coitale non fa parte dell'altro, non dipende dalla persona che si ha di fronte. Questo dipende unicamente da noi e da un certo numero di codificazioni che abbiamo nei nostri apprendimenti.
Perché si possa parlare di desiderio sessuale coitale è indispensabile la percezione e la codificazione di ciò che passa nei genitali e richiede un certo numero di appropriazioni personali.
Nella donna, la condizione necessaria affinché abbia il piacere di essere penetrata è che il campo di percezione sensoriale parta dalle sue cavità, che percepisca le sensazioni di calore nel basso ventre, che sviluppi degli apprendimenti legati ai suoi movimenti durante l'eccitazione vaginale. Nella donna è importante che ci sia nei suoi codici l'
erotizzazione delle sue cavità e quindi il desiderio di essere penetrata da un uomo.
Nell'uomo occorre che si sviluppi
l'erotizzazione fallica (fallo è il simbolo del pene nella realtà), il desiderio di penetrare la sua donna.


8 -CASO CLINICO


Esaminiamo un caso reale di una coppia che presenta dei problemi di erezione e eiaculazione precoce lui e di difficoltà di orgasmo vaginale lei.
Si presentano in coppia su sollecitazione della moglie, sono sposati da 8 anni, ma si conoscono da 19 anni, il matrimonio è stato lo sbocco naturale. Hanno interessi in comune, si piacciono ancora e hanno il desiderio di godersi la vita insieme, sembra una coppia in salute amorosa. Non hanno figli per scelta propria,
Lui è un uomo di 40 anni, alto snello abbastanza attraente, qualche elemento di goffaggine nella camminata. Ha il diploma di segretario amministrativo, ma fa l'autista di autobus, ha il complesso dei capelli che si stanno diradando. Dice che c'è un deterioramento nella qualità dei rapporti sessuali e nella loro frequenza.
Il problema portato è un deficit erettivo e un'eiaculazione precoce. Non assume farmaci e non sono evidenziati problemi fisici o medici. Nessun fattore esterno che può causare interferenze in senso negativo.
La moglie ha 37 anni è abbastanza mascolinoide, ha sofferto di vaginismo. E' in possesso dello stesso titolo di studio del marito.
Il sintomo è vissuto da entrambi in maniera molto pesante. La donna lo vive con particolare ansia, tanto che cerca di evitare il rapporto, ma è anche spaventata da cosa potrà succedere a lui se viene in terapia. Ha paura di non essere riconosciuta nella sua femminilità e di essere abbandonata.
Lui riferisce di avere una buona eccitazione e di essere molto attratto dalla moglie, lo eccita pensare al rapporto che potranno avere. Di lei lo attraggono il viso, la pelle e il decoltè, meno il seno. Ammette che dopo tanti anni di convivenza la donna non è più attraente come prima, non si prende cura di se stessa come una volta, appena entra in casa si mette in tuta. A suo avviso non si presenta più come sessualmente desiderabile.
Nel corso delle sedute si evidenzia che l'eccitazione di cui parla viene associata non tanto ad una erezione, che non è sempre presente , ma ad una forte attrazione amorosa verso di lei, perché quando la descrive, usa termini più attinenti alla affettività e all'ammirazione piuttosto che ad una sfera erotica. E' comunque possibile che questa attrazione a volte gli procuri un'erezione.
Nei rapporti sessuali riferisce che quando riesce a raggiungere l'erezione ha una eiaculazione prematura dopo sei sette spinte. La posizione che usano più spesso è quella di lui sdraiato sopra di lei, perché quando lei è su di lui tende a eiaculare ancora prima
Spesso tende a perdere l'erezione, a causa di un'ansia prestazionale, in quanto ha paura di deluderla e di non poterla soddisfare.
Quando si verifica questo evento, la moglie reagisce con impazienza.
I problemi si presentano soprattutto nei rapporti coitali, in quanto nel rapporto orale lui è ancora efficace e non presenta problemi erettili o di orgasmo prematuro.
Nell'autoerotismo riferisce che usa fantasie genitali, intrusive, immaginando spesso di penetrare la moglie. Presenta una buona eccitabilità personale. Si masturba con una modalità meccanica, con movimenti rapidi, una certa rigidità corporea e una certa pressione della mano sul pene. La posizione più spesso usata è quella da seduto.
Approfondendo ulteriormente quest'ultimo aspetto viene evidenziato come sia quasi impossibile in una posizione da seduto avere delle fantasie coitali, perché questo va contro le leggi del cervello-corpo. E' molto probabile che le sue fantasie intrusive siano presenti prima di iniziare la masturbazione, ma non durante.
Si fanno notare al paziente gli aspetti positivi già presenti: una fantasia genitale e intrusiva, il legame amoroso, una capacità di erezione e rigidità nella masturbazione, con possibilità di giungere all'orgasmo.
Se guardiamo i livelli più deboli, c'è una differenza tra la sua modalità personale e quella coitale, ha un'ansietà da prestazione. Sebbene lui abbia delle buone fantasie sessuali, ce n'è una più forte e più frequente: la paura dell'insuccesso.
Gli si propongono dei giochi sessuali senza penetrazione, per eliminare un po' lo stress e per far risorgere un registro erotico più importante. Viene suggerito di non masturbarsi da seduto, ma in posizioni che possano esaltare le sue fantasie intrusive, di alleviare la pressione della mano, di giocare sui ritmi (velocità - lentezza). Parallelamente si è lavorato sulle componenti corporee: correggere la camminata, situazioni simulate in cui esperire la sua assertività, esercizi che sviluppino la sua centratura e la sua fluidità, soprattutto quella del bacino, arco riflesso in posizione sia da sdraiato che in piedi e esercizi con la voce.
Dopo circa dieci sedute ha ridotto sensibilmente il deficit erettivo e migliorato la durata del rapporto coitale a livelli soddisfacenti. Questo gli ha permesso di centrarsi maggiormente e di limitare notevolmente le ansie da prestazione. Non si preoccupa più di soddisfare la moglie, ma di soddisfare innanzi tutto se stesso, adottando durante il coito posizioni che sono a lui più confacenti.
La compagna è collaborativa, si accorge dei miglioramenti del marito. Lo apprezza di più ed è più attratta da lui. Ma man mano che il coniuge diventa più competente e sicuro, la moglie sviluppa una maggiore insicurezza in quanto non può più dare a lui la responsabilità degli insoddisfacenti rapporti sessuali. Esprime la paura di essere abbandonata, soprattutto adesso che il marito sta diventando un buon amante, perché potrebbe esserlo con altre donne.
Si inizia un percorso di responsabilizzazione, portandola alla consapevolezza che lei non raggiunge un vero e proprio orgasmo vaginale, ma che sono presenti delle scariche emozionali e corporee importanti ma a predominanza clitoridea. Si verifica con lei che la posizione "sopra il marito" è quella che le consente più facilmente di raggiungere questo tipo di orgasmo, dal momento che le consente di esercitare forti pressioni col bacino in una modalità arcaico-meccanico. L'orgasmo così ottenuto viene da lei erroneamente avvertito a predominanza vaginale.
Viene modificato il suo atteggiamento un po' rigido, che viene avvertito dal compagno come mascolinoide, lavorando sulla respirazione il movimento e una maggiore fluidità corporea, sviluppando il suo sentimento di ricettività interna.
Poiché non ha il piacere dei preliminari , ma il desiderio di essere subito penetrata (è tipico di questa modalità), le è stato suggerito di fare dei giochi erotici insieme al marito, giocando sul movimento la respirazione e la fluidità.
Parallelamente si è impostato un percorso personale per sviluppare una maggiore sensibilità coitale.
E' stato suggerito di iniziare delle esplorazioni delle sue cavità interne con le dita, esercitando delle pressioni sulle pareti della vagina. Questo ha portato dopo alcuni tentativi ad avvertire delle vasocongestioni e anche delle lubrificazioni, sino ad arrivare al raggiungimento di una scarica orgastica. Si è suggerito di mettere in atto un comportamento maggiormente seduttivo , curando di più il proprio aspetto.
Poiché le piace far l'amore ed è più attratta dal marito, l'acquisizione di una sufficiente sensibilità vaginale, dopo alcuni tentativi, senza forzare, anche durante il coito la sua eccitazione ha oltrepassato il punto di non ritorno ed è riuscita a raggiungere un orgasmo, sempre legato anche a sensazioni clitoridee ma con la preponderanza del sentire interno vaginale.
La coppia si stabilizza. I rapporti sono frequenti e generalmente soddisfacenti.
Si decide di diradare le sedute a una volta al mese, al solo scopo di monitorare il rapporto.
Dopo cinque incontri in cui non ci sono variazioni di rilievo rispetto alla positività dei loro rapporti sessuali, si decide di interrompere consensualmente il percorso terapeutico.






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